Molte località del Basso Valdarno pisano tra il Medioevo e il primo Novecento si sono caratterizzate come luogo di importazione e di produzione di manufatti ceramici, ma anche di laterizi, che hanno avuto come protagonista il fiume Arno anche mezzo di trasporto di uomini e di distribuzione di prodotti: un bacino dove si raccoglieva l’argilla e si trovava l’acqua per le stesse attività artigianali, ma soprattutto una grande via di comunicazione sulla quale scorrevano le idee, le novità, il sapere.
Gli stessi centri si caratterizzano oggi per la presenza di musei, mostre permanenti, strutture produttive conservate e visitabili, relative alla produzione ceramica e dei laterizi, legame ideale con il capoluogo, Pisa, centro propulsore e stimolo per lo sviluppo di quello che è stato a lungo il suo contado.
Questa interconnessione si esplicherà attraverso la realizzazione di percorsi di conoscenza delle tradizioni artigianali locali, che da Pisa ebbero sviluppo e che dalla fine del Medioevo si estesero nel territorio circostante, sempre lungo l’Arno e che attraverso il fiume spesso tornarono verso la città e la costa per essere distribuiti nel mercato urbano o per prendere la via del mare.